LA GRANDE TENTAZIONE: Atm e Trenord nel contesto del TPL Lombardo
L’11 aprile a Milano, in occasione del convegno “Lombardia G7 Italia- Mobilità e sfide future, tra sviluppo delle reti e crescente instabilità globale”, si sono susseguite delle dichiarazioni che sentiamo il dovere, come sindacato maggioritario nelle aziende citate nello stesso, di “chiosare” affinché possa entrare nella discussione anche la voce dei lavoratori da noi rappresentati. I latori delle comunicazioni ci perdoneranno se riassumiamo il loro messaggio in due “capitoli” di discussione: lo facciamo per esigenze di brevità e di chiarezza.
GOVERNANCE DI TRENORD:
Il governatore Fontana ha ribadito la volontà, da parte di Regione Lombardia, di acquisire la maggioranza azionaria di Trenord attraverso l’acquisto di almeno l’uno per cento delle azioni appartenenti alle ferrovie dello stato. Queste, attraverso la voce dell’AD Ferraris, si mostrano
disponibili ad aprire un ragionamento nelle sedi opportune.
Nulla di nuovo sotto il sole verrebbe da dire. Questa intenzione, più volte ribadita a turno dai soci di Trenord, non fa altro che sottolineare la validità della tesi da noi esposta: la governance paritaria non è rispondente, oggi, alle necessità di sviluppo della società. Come sindacato non
parteggiamo per un socio o per l’altro ma ci limitiamo a dire che è giunto il momento di “vedere le carte”: se l’una delle due parti ha intenzioni serie che si palesi attraverso un’offerta.
LA CREAZIONE DI UN NUOVO PLAYER REGIONALE DEI TRASPORTI:
Il governatore lombardo ha inoltre prospettato l’opportunità della creazione di un player regionale dei trasporti che possa realmente competere negli scenari internazionali. Arrigo Giana, A.D. di ATM, rispondendo ad una domanda a tal proposito, ha sottolineato come una collaborazione sempre più stretta con Trenord garantirebbe un salto di qualità del sistema del trasporto pubblico locale.
Questa “suggestione” rappresenterebbe forse una delle novità vere nel panorama del trasporto in Italia: non un idea da accettare acriticamente ma una ipotesi di studio estremamente interessante che sarebbe sbagliato non approfondire seriamente: dimensione d’impresa, innovazione tecnologica, tutela dei lavoratori e accrescimento della attrattività di queste aziende in un mercato del lavoro sempre più esigente, potrebbero essere delle conseguenze di una operazione come questa.
Il futuro della mobilità passa attraverso la capacità dei suoi protagonisti di reinventare il modello di trasporto in una logica integrata, capace cioè di “leggere” la contemporaneità che impone l’adozione di un sistema di mobilità legato ai nuovi bisogni delle persone.
Milano, 13 Aprile 2024
Segreteria Regionale FIT CISL LOMBARDIA